L’odontoiatria moderna ha come obiettivi primari il risultato estetico, la riduzione dei tempi di cura e l’abbattimento dei costi e lo slogan “ bianco-veloce-economico” sembra ormai dominare la scena dell’odontoiatria internazionale. Gli odontoiatri oggi hanno trovato nei sistemi digitali il partner ideale per perseguire questa politica da “supermarket”, politica che può mettere a rischio la qualità delle prestazioni odontoiatriche e nel tempo rischia di snaturare e sminuire l’opera dell’odontoiatra, opera di nobile artigianato supportata e coadiuvata dal fine lavoro dell’odontotecnico. Nei congressi ormai si parla solo di denti schifosamente bianchi e lunghi, di rigenerazione, di impianti e di macchine e sistemi che sarebbero in grado di fare i miracoli mentre nessuno parla delle patologie correlate e spesso provocate da una odontoiatria ricostruttiva di bassa qualità: tra queste la più importante è “la sindrome posturale”. Alla luce delle più moderne conoscenze odontoiatriche, oggi possiamo sicuramente affermare che la stabilità occlusale del paziente è il bene più prezioso che l’odontoiatra deve preservare o, in caso di patologie, recuperare. Tutte le riabilitazioni restaurative e protesiche dovrebbero tener conto delle problematiche occlusali, gnatologiche e posturali del paziente. La posizione mandibolare e l’occlusione giocano un ruolo determinante nel mantenimento dell’equilibrio muscolo-scheletrico e posturale dell’organismo. Se si altera questo equilibrio si possono manifestare problematiche articolari o muscolari in distretti anche molto lontani dalla bocca con sintomatologie spesso importanti.
Attualmente, a differenza di qualche anno fa, per prevenire e /o curare queste patologie l’odontoiatra ha a disposizione nuovi mezzi diagnostici e moltissimi nuovi materiali da restauro e protesici. Tutti questi nuovi materiali in genere hanno qualità estetiche elevatissime per cui la scelta deve essere fatta in base alle loro caratteristiche meccanico-fisiche. Oggi l’odontoiatra ha la possibilità di scegliere di volta in volta, a parità di proprietà estetiche, il materiale più adatto alla specifica situazione clinica e all’occlusione del paziente. Ritengo che la moderna odontoiatria dovrebbe essere indirizzata più alla prevenzione e alla cura di queste patologie piuttosto che alla cura del “bianco-veloce-economico”.