Gli impianti zigomatici e la tecnica piezoelettrica


L’attuale tecnica classica con frese di lunghe dimensioni e approccio intrasinusale effettivamente risulta abbastanza invasiva e di difficile risoluzione. Infatti gli strumenti rotanti comunque durante i loro movimenti sono demolitivi, possono creare problemi nelle loro oscillazioni e per questo senz’altro è importante una grande esperienza da parte dell’operatore; inoltre la notevole lunghezza delle frese ostacola a volte l’operato del chirurgo il quale trova non poche difficoltà nelle manovre chirurgiche routinarie anche nel rispetto dei tessuti molli periorali sempre da salvaguardare per non creare ulteriori problemi al paziente come per esempio lesioni alle labbra dovute al surriscaldamento degli strumenti stessi. Ancor più evidente è che lavorare con frese molto lunghe comunque implica la riduzione della sensibilità manuale e una riduzione della visibilità migliorabile con la nebulizzazione nella chirurgia piezoelettrica.
La Tecnica Zigomatica Minimamente Invasiva sviluppata dall’Autore in collaborazione con Esacrom (Imola, Italia), utilizzando inserti piezoelettrici dedicati, aiuta il chirurgo nel realizzare un intervento chirurgico più facilmente, con meno “ansia da fresa”, nettamente meno invasivo (verificabile dalle condizioni dei pazienti nel post-operatorio) e sicuramente più predicibile in quanto la preparazione osteotomica è quasi sempre al di fuori del seno, il tutto utilizzando totalmente la strumentazione piezoelettrica.

 


  I vari aspetti dell'odontoiatria
  23/09/2022
  11:50 - 12:30

Relatori


Tedesco Andrea
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Tedesco Andrea
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