20 anni di esperienza con l’implantologia guidata. Revisione, esperienze e sviluppi futuri


All’inizio degli anni ’90 lo spirito pionieristico richiedeva già di osare nel tema dell’implantologia. In realtà allora eravamo orgogliosi del fatto che le parti in metallo fossero effettivamente ritenute nei mascellari. A quel tempo non ci preoccupavamo ancora del profilo di emergenza. Con gli ulteriori sviluppi e con la crescente sicurezza clinica sono iniziate le riflessioni sulle soprastrutture. L’importante è in realtà il risultato. A che cosa serve un impianto osteointegrato se non può essere protesizzato o se può esserlo solo con grandissimi sforzi? Oggi siamo orgogliosi di aver realizzato il concetto di “backward planning”. Partendo da un setup, dall’idea di un obiettivo, viene sviluppata una strategia che inizia alla fin fine con l’esatta determinazione della posizione implantare o, se necessario, con le misure preparatorie. Le brutte sorprese sono così escluse una volte per tutte.

Con metodi analoghi, dopo un montaggio di prova e un mock-up con le relative mascherine di silicone, si è già finito. Nessuno riconosce all’interno di un modello in gesso le strutture ossee. Solo l’impiego della tecnologia digitale ha spianato la strada ad un’efficace pianificazione implantare. Oltre alla registrazione digitale tridimensionale della situazione intraorale, la base per il successo è costituita dalle radiografie 3D e dopo dalla combinazione dei due mondi di dati (matching). Ciò richiede naturalmente un software adatto nonché le possibilità che ne derivano per la parte esecutiva, per esempio sotto forma di placche guida per la perforazione. Già nel 2010 gli autori Kurbad & Reichel pubblicarono un articolo su questo tema. Ciò che allora era ancora deriso è oggi lo standard quotidiano.

Lo sviluppo incredibilmente rapido nel campo delle tecnologie digitali proseguirà anche in futuro. È pensabile fabbricare su impianti inseriti all’inizio virtualmente non solo una placca guida per la perforazione, ma anche una sovrastruttura, anche solo per la “protesizzazione provvisoria immediata”. La stampa 3D sostituirà in molti campi i procedimenti di asportazione come fresatura e molaggio. Ancora per molto tempo non saremo alla fine di uno sviluppo imponente che quotidianamente suscita fascino ed entusiasmo nell’interesse dei nostri pazienti.


  Edizione 2017
  21/10/2017
  09:00 - 10:00

Relatori


Kurbad Andreas
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Reichel Kurt
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